Carta giapponese: una risorsa per la ristorazione
Le carte giapponesi sono ampiamente utilizzate nel restauro di libri e manoscritti grazie alle loro eccezionali qualità, come la resistenza, la flessibilità e la purezza delle fibre.
Esploriamo i diversi tipi di fibre utilizzate per produrre queste carte e le loro applicazioni specifiche nel restauro.
Carta giapponese Kozo
Ricavata dal gelso giapponese, è la regina delle fibre e di gran lunga la più utilizzata nel settore della ristorazione. La sua lunghezza e la sua resistenza consentono di produrre carte estremamente sottili (fino a 2g/m²), indispensabili per foderare o riparare strappi nei manoscritti. Le grammature più spesse possono essere utilizzate per ripristinare le lacune e rinforzare le ganasce della rilegatura, e sono ideali per le linguette e le linguette di montaggio.
Carta giapponese Mitsumata
Le fibre di Mitsumata, più corte e più morbide di quelle di Kozo, producono carte dall'aspetto più satinato, ma sono meno adatte alle grammature leggere. Queste carte sono particolarmente apprezzate per colmare le lacune nelle arti grafiche, dove l'aspetto superficiale è fondamentale. Inoltre, la loro elevata capacità di assorbimento le rende una scelta sempre più popolare per le stampe a getto d'inchiostro per belle arti.
Carta giapponese Gampi
Delle tre fibre tradizionali, la Gampi è quella con le fibre più corte. Naturalmente lucida, questa carta è anche molto resistente e rigida e offre una trasparenza variabile a seconda della grammatura. Per questo motivo è ideale per il restauro di carte trasparenti ed è anche eccellente per contenere pezzi di papiro, ad esempio.
Infine, anche se non è tecnicamente giapponese, le qualità della canapa Manila, simili a quelle del Kozo, la rendono un'alternativa economica quando si tratta di foderare grandi quantità di documenti.
In sintesi, la scelta della carta giapponese per il restauro di libri e manoscritti dipende dalla natura del lavoro da svolgere e dalle caratteristiche specifiche della carta richiesta. Mitsumata è perfetta per riparazioni morbide e flessibili, kozo per rinforzi forti e durevoli e gampi per riparazioni precise e discrete. Utilizzando queste carte, vi assicurate un restauro di altissima qualità per i vostri preziosi documenti.
Moriki Paper, un'associazione con Promuseum
Fondata quasi 100 anni fa, Moriki Paper ha sede a Tokyo. La sua storia è legata alla carta tradizionale giapponese, nota come Washi, che incarna l'essenza dell'artigianato giapponese. Il Washi è caratterizzato da una consistenza, una resistenza e una versatilità uniche. È disponibile in un'ampia varietà di spessori, trame, motivi e colori. Può essere utilizzata per un'ampia gamma di applicazioni, tra cui la conservazione, la decorazione, l'artigianato e la cancelleria. La carta giapponese presentata nel nostro catalogo è un prodotto unico per il settore della conservazione. I signori Moriki perpetuano l'artigianato tradizionale servendo le esigenze dei conservatori di tutto il mondo. Il loro obiettivo è promuovere la possibilità di conservare oggetti importanti su carta washi di alta qualità. Questa tradizione ha dimostrato la sua validità per un lungo periodo di tempo. È con grande orgoglio che annunciamo la distribuzione esclusiva di questa meravigliosa carta sul mercato francese. Alla base della nostra collaborazione con Moriki Paper c'è il desiderio di perpetuare il know-how giapponese tramandato di generazione in generazione e di garantire l'eccellenza della qualità.
© Foto : Moriki Paper Japan